Il Poliziesco All’italiana Fine Anni ‘70
Il poliziottesco evolve in altre forme. Il filone napoletano con Mario Merola.
Il film poliziesco denominato all’italiana, riconosciuto con la definizione di “poliziottesco”, per distinguerlo dai prodotti arrivati sui nostri schermi da altri paesi e con connotazioni molto differenti, ebbe il suo massimo fulgore nel periodo intercorso tra la fine degli anni sessanta e la fine del decennio settanta.
La miscela tipica del genere poliziottesco è composta da violenza-azione-legalità, mescolata spesso a ingredienti classici del thriller come delitti efferati e un pizzico più o meno velato di sesso, immancabile anche in un genere che teoricamente non ne avrebbe bisogno.
A partire da quello che può essere definito il capostipite di tutti (anche se non certamente il primo) i polizieschi, ovvero La polizia ringrazia, diretto da Stefano Vanzina alias Steno nel 1972.
Il merito del film di Steno è quello sopratutto di aver fissato dei paletti precisi, che saranno da allora in poi degli autentici canoni per tutti coloro che seguiranno la scia del fortunato film del regista romano.
Dopo il 1975 le cose iniziano a cambiare, per molteplici ragioni e sopratutto in conseguenza dei mutati gusti del pubblico; il poliziottesco evolve in altre forme, anche se non mancano i prodotti canonici. La parte più fedele alla tradizione è rappresentata dalla serie dei film interpretati da Maurizio Merli.
Attorno al 1977/1978 il genere poliziottesco mostra la corda; le storie ormai sono troppo ripetitive e la realtà sociale del paese ha ormai superato da tempo la fantasia. Al fianco di questi film troviamo tutta la serie partenopea con protagonista Mario Merola, il re della sceneggiata.
Per l’ennesima volta tocca citare la grande crisi del cinema che travolse tutto nel 1979; il poliziottesco cessa praticamente di vivere se si escludono pochi tentativi di resuscitare il genere.
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The Italian Detective fiction end of the 70s age
The “poliziottesco” evolves into other forms. The Neapolitan lodging with Mario Merola.
The “poliziesco” (Detective fiction) as it is called in italian, also known as “poliziottesco” in order to distinguish it from the movies coming from other countries that had different features, has seen its golden age between the sixties and the end of the seventies.
The typical features of a “poliziottesco” are violence, action and legality, often mixed with elements typical of thrillers such as heinous crimes and a hint of sex essential element even for a genre that theoretically does not need it.
The movie that could be considered the progenitor of all the polizieschi (even if it was not the first) is “La polizia ringrazia” directed by Stefano Vanzina alias Steno in 1972.
The main merit of Steno’s movie, is that to have established certain features that became canonical for all of those who followed the trend started from the roman director.
After 1975 things begin to change, most of all because of the change in the taste of the public. The poliziottesco evolves in different forms even if there are still some canonical movies. The side which remained most faithful to the tradition is represented by the movies interpreted by Maurizio Merli.
Around 1977/1978 the poliziottesco is extinct, plots are too repetitive and the social reality of the country has far exceeded imagination. Between these movies we must remember the Neapolitan series with Mario Merola, the king of the sceneggiata napoletana, as the main character.
During the great crisis of the movie industry in 1979 the poliziottesco dies except for a few attempts to resurrect the genre.
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