Il termine “Commedia all’Italiana” indica un periodo in cui in Italia venivano prodotte principalmente commedie brillanti, ma con dei contenuti comuni come la satira di costume e l'ambientazione preferibilmente borghese. Il genere della commedia all'italiana si discosta infatti nettamente dalla commedia leggera e disimpegnata poiché si basa su una scrittura più aderente alla realtà; pertanto, accanto alle situazioni comiche e agli intrecci tipici della commedia tradizionale, affianca sempre, con ironia, una pungente e talvolta amara satira di costume. Sono per l'Italia gli anni del boom economico, cui faranno seguito quelli delle conquiste sociali, in cui ebbe luogo un mutamento radicale della mentalità e anche del costume sessuale degli italiani. La commedia all'italiana arriverà persino a toccare, nel corso degli anni settanta, tematiche di attualità sociale più complesse, con opere dal sottofondo tendenzialmente drammatico. Il successo dei film appartenenti al genere "commedia all'italiana" è dovuto sia alla presenza di un'intera generazione di grandi interpreti, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Walter Chiari, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Virna Lisi, che seppero incarnare magistralmente i vizi e le virtù degli italiani dell’epoca, sia all'attento lavoro di registi, soggettisti e sceneggiatori, che inventarono un vero e proprio genere, dalle connotazioni essenzialmente nuove, riuscendo a reperire prezioso materiale per le proprie creazioni cinematografiche fra le pieghe di una società in rapida evoluzione e dalle molte contraddizioni. Il genere ha avuto grandissima fortuna per oltre vent'anni: dalla fine degli anni cinquanta alla fine degli anni settanta. Nel suo momento culminante, soprattutto attorno alla seconda metà degli anni sessanta, le migliori commedie all'italiana si trovarono frequentemente in testa alle classifiche degli incassi, non soltanto in Italia, ma anche in diversi altri paesi europei. Dopo i grandi successi di pubblico e riconoscimenti della critica, il genere della commedia all'italiana iniziò a declinare attorno alla fine degli anni settanta, per esaurirsi quasi completamente all'inizio del decennio successivo, complice la scomparsa, in quegli anni e nel periodo immediatamente precedente, di alcuni dei suoi protagonisti più carismatici e l'inevitabile invecchiamento di tutta una generazione di registi e attori che ne era stata l'artefice nei primi fortunati anni e, soprattutto, il mutare delle condizioni socio-economiche e politiche dell'Italia del tempo. |
The term "Commedia all'Italiana" indicates a period in which mainly brilliant comedies were produced in Italy, but with common contents such as costume satire and a preferably bourgeois setting. In fact, the genre of the Italian comedy clearly differs from the light and disengaged comedy since it is based on a writing more adherent to reality; therefore, alongside the comic situations and the typical plots of traditional comedy, he always adds, with irony, a pungent and sometimes bitter satire of costume. For Italy these are the years of the economic boom, which will be followed by those of social conquests, in which a radical change in the mentality and also in the sexual habits of Italians took place. During the seventies, the Italian comedy will even touch upon more complex social topical issues, with works with a basically dramatic background. The success of the films belonging to the "Italian comedy" genre is due both to the presence of an entire generation of great performers, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Walter Chiari, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Virna Lisi, who knew masterfully embody the vices and virtues of the Italians of the time, both in the careful work of directors, scriptwriters and scriptwriters, who invented a real genre, with essentially new connotations, managing to find precious material for their cinematographic creations among the folds of a rapidly evolving society with many contradictions. The genre has had great success for over twenty years: from the end of the fifties to the end of the seventies. At its peak, especially around the second half of the sixties, the best Italian comedies frequently found themselves at the top of the box office, not only in Italy, but also in several other European countries. After the great successes of the public and the accolades of the critics, the genre of Italian comedy began to decline around the end of the seventies, to almost completely run out at the beginning of the following decade, thanks to the disappearance, in those years and in the immediate period. precedent, of some of its most charismatic protagonists and the inevitable aging of a whole generation of directors and actors who had been the creator of it in the first fortunate years and, above all, the changing socio-economic and political conditions of Italy in the time. |